E-commerce trend 2017: i 5 punti chiave
Il 2017 si sta rivelando come uno degli anni più innovativi per l’e-commerce: ecco le 5 tendenze principali che le aziende dovrebbero considerare e attuare per migliorare il loro e-commerce.
Quest’anno si sta rivelando come uno degli anni più innovativi per l’e-commerce: ecco gli e-commerce trend 2017, raccolti in 5 punti chiave.
Negli USA è l’anno del sorpasso nelle preferenze dei clienti: Il 51% degli americani preferisce fare acquisti online rispetto agli acquisti nei negozi e la Forrester Research prevede che le vendite online continueranno a superare le vendite tradizionali nei prossimi anni. Ecco una sintesi delle 5 tendenze in atto.
E-commerce trend 2017: crescono i giovani acquirenti
Gli acquisti online non crescono solo nelle generazioni più giovani, infatti il 41% dei Baby Boomer ed il 28% degli adulti scelgono di fare acquisti on line, rispetto al 69% dei Millennial e al 56% dei Gen X’er (Generazione X).
Mercato e-commerce: cresce del 23%
Il risultato è che l‘e-commerce cresce di circa il 23 % anno su anno. La chiave è quella migliorare l’esperienza di acquisto del cliente, perfezionandola, così da aumentare i tassi di conversione e creare una base di clienti fedele che continui ad acquistare regolarmente o anche solo di tanto in tanto.
E-commerce trend 2017 in punti
Per stare al di sopra della curva, nel 2017 occorre tener conto di 5 tendenze principali che le aziende dovrebbero considerare e attuare per migliorare il loro e-commerce:
Analisi della Customer Experience
Nella lista degli e-commerce trend 2017 alla customer experience spetta il primo posto: è fondamentale ottenere una la vera capacità di vendere prodotti online. Il 69,23% dei prodotti messi in un carrello per essere acquistati online vengono poi abbandonati. L’analisi delle esperienze dei clienti aiuta a capire perché ciò stia succedendo, quantificando l’esperienza dei clienti, in modo da poter dare priorità all’ottimizzazione per una conversione più efficace.
L’esperienza dei clienti è il parametro più importante da misurare ancor più rispetto alle conversioni. Se un cliente ha avuto un’esperienza negativa, non tornerà più in futuro, mentre un’esperienza positiva può trasformarli in clienti in affezionati ad un marchio. Sebbene i tassi di conversione siano importanti, solo analizzando l’esperienza del cliente sarà possibile misurare e migliorare le prestazioni di un sito web su scala più ampia, quando analizzate i trend e-commerce tenetelo presente.
Attraverso l’analisi dell’esperienza del cliente, si potrà identificare, misurare e capire rapidamente perché i visitatori di un sito agiscano in un determinato modo e non solo a livello individuale, ma nel complesso. Occorre dare delle risposte a delle domande chiave come queste:
- I visitatori si muovono su un CTA (call to action), ma perché non ci cliccano su?
- I visitatori scorrono su e giù su una pagina, ma lo fanno perché non riescono a trovare ciò che cercano?
- I clienti VIP lasciano commenti negativi nel VoC (Voice of the customer)?
- I visitatori vengono distratti ancor prima di fare clic su “Aggiungi al carrello”?
- I visitatori cliccano accidentalmente dove non intendevano farlo?
Raccogliere i dati dell’esperienza del cliente per rispondere a domande simili a queste è fondamentale per implementare modifiche e aggiornamenti e quindi costruire la fedeltà dei clienti, che si traduce in valore reale aziendale a lungo termine.Analisi predittiva
Tra gli e-commerce trend 2017 spicca la capacità di prevedere il futuro (in qualche modo). Sebbene l’analisi delle esperienze dei clienti consenta di reagire al comportamento dei visitatori, l’analisi predittiva fornisce un modo per anticiparne i comportamenti di acquisto. Questi dati possono quindi essere utilizzati per impostare non solo i prezzi di promozione, ma anche per determinare i prodotti da offrire, per aumentare il coinvolgimento dei clienti e per ottimizzare la catena di fornitura.
Le analisi predittive possono essere utilizzate in diversi modi:
Ricerca: L’interazione di un cliente con un sito web inizia spesso con una ricerca. Se è possibile rendere una ricerca intelligente e predire ciò che il cliente cercherà, potrete offrire il prodotto giusto, aumentando la probabilità di conversione. Il 45% dei clienti acquista più probabilmente da un sito che offre raccomandazioni personalizzate, secondo la Invesp.
Promozioni: le analisi predittive consentono di comprendere meglio il comportamento dei consumatori, in particolare utilizzando la cronologia di ricerca e le prestazioni del prodotto, identificando le migliori promozioni in base ai modelli di navigazione.
Prezzi: il prezzo dovrebbe essere correlato alle vendite e, grazie alle analisi predittive, è possibile utilizzare i dati storici per adattare i prezzi in tempo reale, basandosi su algoritmi che guardano le informazioni come i prezzi dei concorrenti e le tendenze dei prezzi.
Servizio clienti: l’impegno verso i clienti sarà facilitato dalle analisi predittive perché sarà possibile utilizzare modelli specifici per rispondere alle domande e risolvere i problemi.
Gestione catena di approvvigionamento: l’analisi predittiva può portare la gestione delle scorte al livello successivo, aiutando a determinare quando e come i prodotti venderanno, in modo da ottimizzare la pianificazione e la previsione, l’approvvigionamento, il completamento, la consegna e i resi.
Tutte queste informazioni possono potenziare l’attività commerciale, consentendo di avvicinarsi ai clienti in modo proattivo, aumentando le rendite e migliorando la qualità delle conversioni. Utilizzare correttamente le analisi predittive può persino aiutare a prevedere l’inventario, gestire le risorse e garantire in generale un funzionamento più efficace del business.Chatbot
I chatbot non sono una novità, ma il loro utilizzo nell’e-commerce non è mai stato tanto critico così come le loro capacità che sono alla loro massima espressione. I chatbot si guadagnano il terzo posto negli e-commerce trend 2017. Si stima che nel 2017 almeno 8,3 trilioni di messaggi verranno inviati tramite piattaforme di messaggistica, quindi non c’è da stupirsi che i giganti dell’e-commerce come Macy e Uber utilizzino i chatbot per rispondere alle domande dei clienti e migliorarne l’esperienza.
I migliori chatbot utilizzano sia le regole che l’intelligenza artificiale per creare un sistema naturale di elaborazione delle lingue, rendendole più intelligenti ad ogni conversazione intrapresa. Questi bot possono rispondere a domande, suggerire argomenti e persino dimostrare emozioni. Sono un modo conveniente di implementare un business e gestiscono le richieste del servizio clienti in modo veloce a fronte di un impiego minore di addetti umani.Personalizzazione in tempo reale
I clienti non vogliono ricevere e-mail o annunci pubblicitari per prodotti che non sono importanti per loro o ricevere promozioni da sconosciuti. I consumatori desiderano una connessione personale con i marchi e si aspettano che le aziende sappiano quali siano le loro preferenze e motivazioni. Il modo migliore per riuscire in questo intento è quello di personalizzare le esperienze in tempo reale, è questo il quarto E-commerce trend 2017.
È possibile personalizzare le esperienze in vari modi, ad esempio, se vendiamo forniture per animali da compagnia e uno dei potenziali clienti ha 5 articoli per gatti nel carrello, sarà possibile creare un’esperienza personalizzata inviando uno sconto a tempo limitato tramite un messaggio di testo per uno o più elementi del carrello.
Inoltre è possibile suddividere gli utenti sulla base dei loro prezzi di riferimento, consentendo di offrire prezzi personalizzati e sconti modificando automaticamente il prezzo per ogni segmento di utenti, e ciò aiuterà ad aumentare conversioni e profitti.Innovazione della consegna
Non solo di digitale vive l’e-commerce. L’esperienza fuori dal sito si merita il 5° posto negli E-commerce trend 2017. L’espansione del mondo delle vendite online significa che le spedizioni siano tanto importanti quanto tutto il resto. Infatti, il 44% dei clienti abbandona i prodotti nel carrello degli acquisti quando i costi di spedizione sono troppo alti, se la data di consegna è sconosciuta oppure se è troppo estesa nel tempo.
Entrano così in gioco i droni. I droni offrono una consegna rapida. Ad esempio, Amazon ha recentemente aperto una nuova struttura di ricerca per operazioni di consegna per mezzo di droni per aiutare l’azienda a capire meglio i meccanismi della logistica, in modo da poter offrire una spedizione più economica e veloce rispetto ai concorrenti.
I droidi invece offrono una consegna via terra. Questa tecnologia non solo migliora e velocizza il trasporto e la movimentazione delle merci, ma riduce anche i costi di trasporto del 30% e anche le emissioni dei veicoli. I droidi sono già utilizzati da alcune aziende per accelerare la consegna degli alimenti al fine di evitare traffico e problemi di parcheggio.
(Da Web Digitalic)