Come cambia il ruolo dei Marketing Manager: districarsi tra le tecnologie digitali è fondamentale
Il Digital Marketing ha cambiato profondamente il lavoro e il ruolo dei CMO. Questa evoluzione tecnologica dirompente è accompagnata da nuovi approcci strategici che il Marketing Manager è chiamato a padroneggiare.
Le tecnologie MarTech e il digitale hanno cambiato la vita lavorativa e il ruolo dei Marketing Manager. Si trasformano le competenze, gli obiettivi e i mezzi a disposizione dei CMO, che devono incuriosire, attrarre e fidelizzare clienti sempre più informati e connessi, ricorrendo a Data Driven e Precision Marketing
Il Digital Marketing ha cambiato profondamente il lavoro e il ruolo del Marketing Manager. Le tecnologie MarTech, infatti, invadono letteralmente le aziende: l’osservatorio “Marketing Technology Landscape 2019” lo scorso aprile ne ha mappate ben 7.040, contro le 150 identificate nel 2011. E c’è addirittura chi parla già di MadTech, ovvero della fusione di marketing, advertising e tecnologie, come del nuovo tech topic per i marketer. A questa evoluzione tecnologica dirompente si accompagnano nuovi approcci che il Digital Marketing promuove. Approcci centrati sui dati (data driven) e sui risultati (performance driven), in cui il Marketing Manager è chiamato quotidianamente a rivedere l’alchimia del mix di azioni promo e ADV sulla base della risposta del mercato rilevata in tempo reale. Un mercato che non è più un’entità fumosa ma la somma di singoli profili e silhouette dinamiche, che cambiano continuamente per restituire una fotografia sempre aggiornata del consumatore e delle sue peculiarità, hobby, interessi e gusti.
In un mondo in cui il numero di individui che non solo si informa online, ma che acquista sul web aumenta, le strategie omnichannel prendono il sopravvento. Ed è proprio conoscere ogni, singolo, punto di contatto che oggi compete al ruolo del Marketing Manager. A supportarlo, potentissimi strumenti di Digital Marketing e Marketing Automation sostenuti da un’infrastruttura abilitante che, grazie alle reti broadband fisse e mobili, alla connettività IoT, al Cloud, alle offerte “tutto incluso” e As a Service, rendono possibile non solo abbandonare le logiche di cluster in favore della massima personalizzazione, ma anche intervenire in real time sul marketing mix per adattarlo alle esigenze di un consumatore sempre più curioso e volubile e, in definitiva, sempre meno fedele al brand.
Al CMO è affidato il ruolo di promuovere non solo il brand e i suoi prodotti ma anche i valori fondanti dell’azienda, su tutti i canali di comunicazione e i touchpoint. E oggi, con il digitale sempre più pervasivo nella vita del consumatore, sono davvero tanti: dal sito web ai social media, passando attraverso App mobile e totem interattivi, senza tralasciare oggetti smart e Web TV. Capire le dinamiche di un contatto che non è più mediato da un operatore ma condotto in completa autonomia, a qualsiasi ora e in qualunque luogo, è solo il primo passo. Riuscire, poi, a far risaltare il brand con i propri prodotti, servizi e valori unici è un altro punto cruciale. Suscitare curiosità e attenzione, attrarre, ingaggiare, fidelizzare sono tutti elementi essenziali di quello storytelling che mira a far conoscere gli elementi distintivi e fondanti dell’azienda, e a condividerli. Riuscire nell’impresa, con un cliente sollecitato quotidianamente dai mille stimoli e lusinghe di un marketing che punta sempre più spesso sull’unicità dell’esperienza d’acquisto, non è facile. Unicità che è possibile solo attraverso approcci mirati di Data Driven Marketing e Precision Marketing, che sfruttano la conoscenza del cliente, delle sue abitudini e necessità, per creare stimoli personalizzati a livello di contenuti, eventi, promozioni e messaggi pubblicitari.
(articolo completo a cura di Annalisa Casali, Redazione Digital4.biz)