Vivienne Westwood disegna le divise del Museo della Scienza e della Tecnologia
Nota per i suoi modelli estrosi e particolari, Vivienne Westwood ha messo la sua creatività al servizio delle divise del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.
Nota per i suoi modelli estrosi e particolari, Vivienne Westwood ha messo la sua creatività al servizio delle divise del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, dimostrando che anche capi classici e di utilizzo quotidiano possono essere ravvivati con un tocco di verve.
Per lo staff di accoglienza Dame Vivienne ha disegnato una serie di completi blue navy, con l’iconica Alcoholic Jacket come protagonista del guardaroba femminile e il pull in maglia cammello a completare gli outfit. I materiali utilizzati sono il cotone bio e la lana vergine.
Westwood ha pensato anche ai responsabili dei laboratori e gli animatori scientifici del museo. A loro sono riservate la T-shirt in cotone, sempre biologico ed ecosostenibile, e la felpa - entrambe color malva -, da portare con i Tapered Jeans della collezione Vivienne Westwood Anglomania.
Giorgio Ravasio, country manager Italia della griffe, si è detto orgoglioso di questa intesa e ha precisato come Milano abbia avuto un ruolo di fondamentale importanza nella crescita e nel consolidamento di Vivienne Westwood come brand globale.
«Insieme alla città - ha aggiunto - celebriamo con questa capsule anche Leonardo da Vinci, con la convinzione che creare abiti per chi opera nella diffusione della cultura sia un segnale forte, a favore della consapevolezza e contro la superficialità dilagante».
A Giovani Crupi, direttore sviluppo del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, l'idea di una partnership con Vivienne Westwood è balenata nel 2004, visitando una retrospettiva a lei dedicata al Victoria & Albert Museum di Londra.
«Ho pensato che avrei voluto contaminare anche la nostra realtà con alcuni valori e caratteristiche che hanno reso questa fashion designer una vera e propria icona mondiale - ha spiegato - ossia il coraggio e l’intraprendenza, la combattività e l’estrema positività, accompagnate da una genuina passione per il proprio lavoro e la propria arte, con l'idea di non annoiarsi e non annoiare».
Nel 2017 il fatturato di Vivienne Westwood è stato pari a 40,8 milioni di sterline (+3,16%), con un ebitda stabile a 1,9 milioni e un margine di profitto lordo passato dal 46% al 53,3%.
A giorni (il 6 dicembre) è atteso il lancio della colab con Burberry, anticipata a novembre da un'immagine postata su Instagram, che ritrae Vivienne in mezzo a Riccardo Tisci, direttore creativo di Burberry, e ad Andreas Kronthaler, insieme alla stilista nella vita e nel lavoro.