Streaming e social media influenzano gli acquisti online?

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I fenomeni dei social media e dello streaming sono relativamente recenti, ma l’impatto trasversale generato dagli stessi sulle abitudini di consumo delle persone è sotto gli occhi di tutti.

I fenomeni dei social media e dello streaming sono relativamente recenti, ma l’impatto trasversale generato dagli stessi sulle abitudini di consumo delle persone è sotto gli occhi di tutti e, per questo motivo, merita di essere approfondito e analizzato.

Per comprendere appieno in che modo i social media e le piattaforme di streaming influenzano i comportamenti di acquisto online, è necessario soffermarsi sui trend generati da queste realtà ormai dominanti e interrogarsi sul perché tale influenza sia, da tempo, diventata significativa e tangibile.

Sebbene i fenomeni dei social media e dello streaming siano relativamente recenti, l’impatto trasversale generato dagli stessi sulle abitudini di consumo delle persone è sotto gli occhi di tutti e, per questo motivo, merita di essere approfondito e analizzato.

Osservando la realtà digitale, infatti, è possibile notare come il ruolo dei social e dello streaming sia cambiato progressivamente: spostando il focus da “semplici” piattaforme che consentono alle persone di connettersi, interagire e comunicare online, a “luoghi” virtuali in cui è possibile cercare informazioni sui prodotti, valutare le alternative o recensire i propri acquisti.

Come dimostra la ricerca pubblicata da McKinsey, già dal 2016 la piattaforma Taobao (Alibaba) ha cambiato radicalmente il concetto di retail con il fenomeno del live commerce, grazie al quale il collegamento diretto tra la livestreaming e l’eCommerce store consente allo spettatore di acquistare in tempo reale il prodotto che viene mostrato: nel 2020, ad esempio, la prima mezz’ora della campagna Single’s Day di Taobao ha generato 7.5 miliardi di dollari di valore totale delle transazioni.

Nel mondo occidentale

Secondo lo studio condotto dall’Influencer Marketing Hub, il 50% degli utenti Twitter ha affermato di aver acquistato dei prodotti come diretta conseguenza dei tweet di alcuni influencers e il 71% è più probabile che acquisti un prodotto sulla base dei relativi referral.

Al comando della speciale classifica dei social media in termini di influenza generata sugli acquisti online, si posizionano Facebook, Instagram, TikTok e Twitter.

In particolare, Digitas.com cita Facebook come “influencer” del 52% degli acquisti online e offline dei consumatori.

A tal proposito, è doveroso analizzare l’impatto dell’ascesa di TikTok per il quale il tempo medio trascorso da ogni utente in piattaforma è aumentato del 325% negli ultimi due anni di pandemia, superando quindi Facebook e YouTube.

Con i suoi 1,65 miliardi di utenti, il social network cinese è divenuto un crocevia fondamentale per il retail anche nell’Occidente: il caso Kate Spade ne è un esempio, le tendenze di TikTok sono in grado di incubare milioni di visualizzazioni che si traducono successivamente in aumenti significativi delle ricerche nei marketplace.

Piattaforme streaming: l’influenza sugli acquisti

Allo stesso modo, le piattaforme streaming, Netflix docet, hanno recentemente acquisito un ruolo determinante nei processi di acquisto online: i recenti trend lanciati da serie come Squid Game o La Regina degli Scacchi si sono tradotti in ondate di acquisti inerenti gli articoli o i prodotti utilizzati dai protagonisti delle serie già diventate cult.

Come emerge da un’analisi condotta da Witailer, infatti, le conseguenze di queste serie tv hanno visto diventare Squid Game la seconda parola più cercata su Amazon.it dalla settimana dell’11 Novembre e aumentare le vendite di set di accessori e scacchiere del 215%.

Conclusioni

Come emerge dai casi presi in considerazione, le tendenze generate dai social media e dalle piattaforme streaming stanno modificando progressivamente le abitudini del consumatore, rendendo fondamentale per le aziende creare una identity social efficace e convincente. I cambiamenti, in particolare, si stanno manifestando anche a livello culturale, nell’avversione alle pubblicità tradizionali, nell’affermazione di nuovi meccanismi di influenza e, soprattutto, nel consolidamento di nuove abitudini mediatiche che stanno diventando sempre più diffuse e determinanti per il consumatore.

Di questo e altro ne abbiamo parlato con Connexia, Atoms e Witailer nel nostro Webinar… guarda il video!

(a cura della Redazione, Gruppo Retex)