Stefano Ricci estende la rete oltre confine

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Stefano Ricci espande il proprio universo retail. Il luxury brand fiorentino ha appena inaugurato una boutique in Cina a cui seguiranno nuovi opening di store e shop in shop in Turkmenistan, Ucraina, Kazakistan ed altre importanti capitali. 

Stefano Ricci espande il proprio universo retail. Il luxury brand fiorentino ha appena inaugurato una boutique a Changsha, capoluogo dell’Hunan, una provincia della Cina centro-meridionale, ed entro fine anno si aggiungeranno gli store di Bangkok, Kuala Lumpur e Ashgabat, capitale del Turkmenistan. “Sono in programma anche gli opening di shop in shop a Lviv, in Ucraina, e Almaty, Kazakistan. I nostri mercati principali sono la Cina, gli stati dell’ex unione sovietica e gli Stati Uniti, in questo momento particolarmente forte”, spiega a Pambianconews l’AD del brand Niccolò Ricci in occasione di Pitti Uomo.

La griffe ha chiuso il 2020 con un fatturato in calo del 40% rispetto all’esercizio precedente che si attestava intorno ai 150 milioni di euro, cifra a cui spera di tornare nel 2022; a maggio di quest’anno i segnali di ripresa sono stati evidenti grazie a una crescita a cambi costanti del 40% rispetto 2020, in particolar modo in Cina, Russia Cis e Nord America dove, per esempio, Miami ha segnato +4% sul 2019.

La rete retail della label conta 70 store monobrand di cui la metà gestita direttamente, mentre il restante, soprattutto presente sui territori dell’ex repubblica russa, affidato a partner. Negli Stati Uniti Neiman Marcus ospita 10 corner e diversi soft shop in altri store della catena. A Londra è stato siglato un accordo commerciale con Harrod’s e dal 2020 una concession. Stefano Ricci è stato tra i primi a sbarcare in Cina, già nel 1993, con ritorni estremamente veloci: “Mio padre si fidò di un amico cinese che viveva in America che predisse un boom del Paese”, spiega Ricci.

Sebbene in forte crescita, l’e-commerce copre il 2% del fatturato di Stefano Ricci che è presente online anche sulle piattaforme dei department store Harrod’s e Neiman Marcus. Ancora in fase embrionale lo sbarco digitale in Cina. In espansione la sperimentazione degli store negli hotel: “Si tratta di un formato molto interessante per il business traveller. Gli alberghi sono un filtro rispetto al negozio su strada, garantiscono privacy e facilità di parcheggio”, riflette il manager.

Negli ultimi anni il marchio ha intensificato la sua strategia green eliminando l’utilizzo di 20mila bottiglie di plastica all’anno in azienda, rimodellando i sistemi di riscaldamento ed energia, oltre ad assicurarsi che anche i fornitori dei pellami diminuiscano le proprie emissioni. Stefano Ricci presenta le proprie collezioni a Pitti Uomo dal 1974: “Da Firenze abbiamo avuto e dato tanto, questo è il momento in cui dobbiamo dare. La pandemia ha cambiato le nostre vite, Pitti Uomo dovrebbe somigliare a un grande influencer in grado di approcciare il circuito b2b, ma anche b2see perché la comunicazione è sempre più veloce e bisogna arrivare a tutti. A seguito dell’esplosione digitale sarebbe auspicabile che i più giovani potessero approcciare alle tendenze immediatamente”, spiega Ricci.

Stefano Ricci, società specializzata nell’abbigliamento maschile di qualità, è stata fondata nel 1972 dall’omonimo designer e dalla moglie Claudia; oggi l’azienda ingloba un vero e proprio lifestyle che, oltre alle collezioni moda, ingloba homewear, kidswear, profumi, candele, sigari, accessori preziosi e alta gioielleria. Fedele ai valori della tradizione manifatturiera e alle radici del territorio, l’azienda ha acquistato nel 2010 l’Antico Setificio Fiorentino, storica seteria che produce tessuti per le famiglie più importanti del mondo dal 1786, usando ancora oggi antichi telai a mano.

“Un viaggio ideale che ci porta alla radice dei capolavori – spiega il direttore creativo del brand Filippo Ricci parlando della collezione primavera/estate 2022 –. Abbiamo immaginato l’uomo Stefano Ricci in un percorso di ricerca, partendo dalla materia che dà forma ai sogni, dalla ricerca che guida le scelte e dallo studio che prepara alla vita. Fino all’anima delle opere, fatte di forme ed emozioni, di lavoro manuale tra cave, marmi e laboratori d’arte. Ci siamo lasciati ispirare da frammenti d’infinito come il calco del Canova custodito presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, il Polvaccio che porta il nome del Buonarroti, fino al cuore delle montagne, per capire il lavoro dei cavatori, e all’interno del Laboratorio Cave Michelangelo, dove l’antica tradizione della scultura si coniuga con la contemporaneità. Siamo rimasti senza parole davanti alla contemplazione della cima delle Cervaiole dove risplende la visione di Henraux. In questi luoghi abbiamo ambientato le riprese e gli scatti della nuova collezione per lanciare, come Stefano Ricci, un messaggio di bellezza infinita”. La collezione include anche le proposte Luxury Tech, dedicate a chi vive l’eleganza anche nelle performance più estreme, risultato di un percorso di ricerca nei contenuti tecnici, nel comfort e negli abbinamenti stilistici che accompagna il cliente nel tempo libero e in tutte le occasioni della stagione calda, in particolare per la vita a bordo di uno yacht.

(a cura della Redazione, PambiancoNews.com)