Retex e la guerra in Europa
Nessuna guerra ci è lontana, né può essere considerata solo in base agli interessi e alle relazioni con i mercati in cui si agisce.
Nessuna guerra ci è lontana, né può essere considerata solo in base agli interessi e alle relazioni con i mercati in cui si agisce. Retex fa parte di un mercato globale e, soprattutto, di una comunità internazionale, rispetto alla quale la sola giusta norma di comportamento è il richiamo ai nostri valori fondanti. Tra questi, la consapevolezza degli obblighi di un’azienda quale soggetto sociale.
Seguiamo con attenzione l’evolversi della situazione in Ucraina e la conseguente crisi umanitaria di cui è vittima la popolazione civile. Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, sono già due milioni i profughi della guerra, che dà forma e dimensione a un esodo di eccezionale rapidità, interno ed esterno al paese. In questa tragica realtà, pensiamo che debba essere data priorità assoluta al diritto internazionale e che, di conseguenza, vada fatto ogni sforzo necessario a minimizzare le sofferenze dei civili e supportare ogni iniziativa utile a gestire al meglio le conseguenze del conflitto, rese ancora più pesanti dagli strascichi dell’emergenza sanitaria.
Su questa premessa, e sulla scorta di competenze tecnologiche che ci rendono attivi in un contesto internazionale, senza condizionamenti di sorta da parte delle politiche locali e dei nazionalismi, Retex sta intraprendendo le iniziative e le partnership più opportune per assumere un ruolo attivo rispetto alla crisi.
Pertanto, abbiamo deciso il nostro supporto immediato a Medici senza Frontiere (MSF) in soccorso alla popolazione colpita dalla guerra. Al fianco di questa organizzazione umanitaria internazionale, già insignita del Premio Nobel per la pace nel 1999, forniremo un aiuto alle popolazioni in difficoltà come quella ucraina e, in favore della quale, MSF è impegnata grazie a team di operatori specializzati e fornitura di kit chirurgici per operazioni d’urgenza.
Una seconda, particolare, iniziativa riguarda l’apertura straordinaria di posizioni lavorative, nelle aziende del Gruppo Retex, per persone provenienti dall’Ucraina.
Le nostre prime risposte all’emergenza sono queste. Altre ne daremo, forti della partecipazione etica e fattiva delle nostre persone e al consenso dell’ampio gruppo di stakeholders con cui ci rapportiamo ogni giorno.
(a cura di Fausto Caprini, CEO di Gruppo Retex)