Monnalisa conquista il Centro America
L'azienda aretina di vestiti per bambini di fascia alta apre nuovi negozi diretti a Madrid, a Shanghai e a Panama. Queste aperture si aggiungono al negozio di Hong Kong e all'outlet di Serravalle, il più grande d'Europa.
L'azienda aretina di vestiti per bambini di fascia alta Monnalisa apre nuovi negozi diretti a Madrid (a fine gennaio), a Shanghai (una nuova boutique nel Luxury shopping center) e a Panama (a marzo). Queste aperture si aggiungono al negozio di Hong Kong e all'outlet di Serravalle, il più grande d'Europa.
Il gruppo, che fa capo alla famiglia Iacomoni, ha presentato a Pitti Immagine Bimbo, presso la Fortezza da Basso di Firenze, la nuova collezione per l'autunno-inverno 2016-17 per lanciare una capsule collection per la prossima primavera-estate 2016: tre modelli (abito romantico doppiato in tulle, abito in tulle doppiato in neoprene effetto rete e abito damascato con pieghe piatte) proposti nelle taglie 2-14 anni, disponibili da aprile solo nei monomarca Monnalisa e in alcuni department store, privilegiando le aree metropolitane o turistiche.
«Questa piccola 'capsule' – dichiara il direttore creativo di Monnalisa, Barbara Bertocci – è una risposta alle occasioni d'uso più esclusive e pensata anche per soddisfare le esigenze dei mercati medio orientali che, specie in occasione di festeggiamenti religiosi legati al Ramadan, richiedono il top di gamma».
Proprio Barbara Bertocci ha ricevuto lo scorso 28 gennaio (a Firenze) il premio "Donna Inner wheel Toscana dell'anno": il club Inner wheel di Firenze che, da circa 25 anni premia importanti figure femminili che si sono distinte nel settore sociale, culturale, del lavoro e dello sport, ha scelto il direttore creativo di Monnalisa per il lodevole impegno e coinvolgimento in tematiche sociali, umanitarie e di solidarietà e per la realizzazione di progetti culturali rivolti soprattutto ai giovani.
Distribuita in 60 Paesi del mondo (gli store diretti sono a Milano, Arezzo, Firenze, Forte dei Marmi, Roma, Napoli, Bari, Barcellona, Madrid, Vila-Real, Baku, Astana, Mosca, Sidney, New York, Los Angeles, Curitiba, Belo Horizonte) l'azienda aretina ha chiuso il 2015 con un fatturato di circa 39 milioni di euro e un export pari al 65% della produzione totale.