Il 2020 di Moncler spinge il titolo ai massimi
Moncler contiene il calo del 2020, anno segnato in negativo dalla pandemia del Covid-19, grazie soprattutto alla forte espansione del mercato cinese, alla crescita di Corea e Giappone, e all’eccellente performance del business online.
Moncler contiene il calo del 2020, anno segnato in negativo dalla pandemia del Covid-19 e, presentando i conti, mette il turbo in Borsa: il titolo in mattinata è arrivato a guadagnare attorno al 7%, segnando il record storico per il gruppo a quota 54,44 euro. Il marchio guidato da Remo Ruffini archivia l’anno con ricavi consolidati per 1,44 miliardi di euro, un decremento dell’11% rispetto all’esercizio fiscale precedente (-12% a tassi di cambio correnti). Nel quarto trimestre, il gruppo ha realizzato un fatturato di 675,3 milioni (+8% a tassi di cambio costanti e +7% a tassi di cambio correnti), grazie soprattutto alla forte espansione del mercato cinese, alla crescita di Corea e Giappone, e all’eccellente performance del business online. L’utile netto è stato pari a 300,4 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 20,9%, in diminuzione del 16% rispetto ai 358,7 milioni di euro del 2019. Nel secondo semestre il margine netto è stato pari al 32% (27,3% nel secondo semestre 2019), anche grazie ad un beneficio fiscale contabilizzato nella seconda parte dell’anno. L’Ebit del 2020 è a 368,8 milioni, con un’incidenza sui ricavi del 25,6% (30,2% nell’esercizio 2019) e nel secondo semestre il margine operativo è stato pari al 39% (36,8% nel secondo semestre 2019).
A livello geografico, nel 2020 l’Asia ha registrato una performance positiva, in crescita del 2% a tassi di cambio costanti nell’esercizio 2020 e del 26% nel quarto trimestre. In Emea (esclusa Italia), i ricavi sono diminuiti del 18%, a tassi di cambio sia costanti che correnti, con una performance in leggero miglioramento nel quarto trimestre (-13%) supportata da una buona domanda locale. L’Italia ha registrato ricavi in calo del 34%, un trend continuato anche nel quarto trimestre, a causa delle misure di contenimento del Covid-19 che hanno limitato l’afflusso dei turisti e portato alla chiusura prolungata dei negozi. Le Americhe hanno registrato un calo del fatturato del 15% a tassi di cambio costanti e del 16% a tassi di cambio correnti, in ripresa nel corso del quarto trimestre (+5% a tassi di cambio costanti).
Il cda ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti il pagamento di un dividendo, relativo all’esercizio 2020, pari a 0,45 euro per azione ordinaria, per complessivi 113,7 milioni di euro, con un pay-out ratio del 38% sull’utile netto consolidato. Il dividendo verrà posto in pagamento in data 26 maggio 2021 (data stacco cedola 24 maggio 2021 e record date 25 maggio 2021).
Lo scorso dicembre, con un’operazione da 1,15 miliardi, Moncler ha acquisito Stone Island. “Gli ultimi mesi del 2020 rimarranno nella storia di Moncler anche perché, in un momento così difficile per l’Italia e per il mondo, abbiamo annunciato l’operazione con Stone Island”, ha commentato Ruffini, presidente e AD di Moncler. “Un’unione che ho voluto e cercato, diventata possibile grazie alla visione condivisa di due imprenditori, Carlo Rivetti ed io, con gli stessi ideali, la stessa passione, il medesimo amore per le proprie aziende. Con Stone Island, il gruppo Moncler diventa più forte nel crescente segmento del nuovo lusso, che è comunità, esperienza, contaminazione. È ‘beyond luxury’. Inizia un nuovo cammino, sfidante, ma soprattutto entusiasmante. E penso che, assieme a Carlo, e a tutte le persone di Stone Island e di Moncler, lo sapremo rendere unico”.
(a cura della Redazione, PambiancoNews)