FashionAble World 2023 racconta il presente e il futuro del Retail

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Pambianco racconta FAW23: AI, Headless & Composable, omnicanalità sono stati i temi centrali dell’appuntamento annuale di Retex e del suo brand Venistar.

Intelligenza artificiale, omnicanalità e approccio Headless & Composable sono elementi di innovazione che stanno cambiando il mondo del Retail. Sono stati questi i temi della decima edizione di FashionAble World, l’appuntamento annuale di Retex e del suo brand Venistar con focus sul settore Fashion, Luxury & Design. L’appuntamento, andato in scena lo scorso 5 ottobre a Milano, ha indagato le modalità più efficaci per allineare le strategie aziendali ai driver dell’evoluzione in atto nel Retail, ovvero alle trasformazioni tecnologiche, culturali, ambientali e di business che impattano sul modo di creare relazioni significative tra i brand e i propri stakeholder.

FashionAble World 2023, moderato dalla giornalista Rai Maria Soave, si è confermata un’occasione unica per confrontarsi con i protagonisti del mondo Fashion, Luxury & Design ed esplorare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale e dei Big Data nel mondo Retail. Quattro le tematiche chiave dell’appuntamento: Omnichannel on-time Retail dove il focus è stato l’integrazione dei canali digitali e fisici in un modello di unified commerce vincente; Headless & Composable Commerce, che ha analizzato alcune tecnologie, piattaforme e architetture utilizzate nella costruzione di progetti eCommerce; Human & Artificial Intelligence, che ha approfondito il tema del Life Centered Design, un approccio rigenerativo, reattivo e pluri-comprensivo che permette a designer e creativi di progettare uno spazio web in modo olistico, e che contribuisce a creare valore aggiunto per la natura, le comunità e l’economia. Infine, Cross Brand & Hybrid Products, ha rappresentato la possibilità di confrontarsi su come l’Intelligenza Artificiale applicata ai marketplace online possa avere un impatto sulla sostenibilità dei brand.“Omnicanalità è una bellissima parola ma a volte si rivela solo un’operazione di facciata”, commenta Roberto Da Re, Industry Lead Fashion&Luxury di Retex e CEO di Venistar. “Molti ne parlano ma pochi lo fanno. Ci sono brand, come Pinko o Moncler, già concretamente omnicanali, che possono fin da ora pensare al passo successivo, per esempio la consegna con il drone”.

La rivoluzione nel Retail si lega a doppio filo anche alle potenzialità legate all’Intelligenza Artificiale. “Dal punto di vista del consumatore, cioè di chi fa shopping, l’Intelligenza Artificiale non può sostituire la sensibilità, il gusto e il piacere dell’acquisto. Certo – spiega Roberto Da Re – invece, potrà aiutare il consumatore in altre fasi precedenti alla scelta. Intendo nell’ambito back office, cioè in tutti quei processi che, se gestisti attraverso gli algoritmi di Intelligenza Artificiale, consentono di consigliare il prodotto giusto al momento giusto. Mi riferisco, per esempio, alla possibilità di orientare lo shopping verso il prodotto effettivamente presente nel negozio in quel momento. Si potrebbe pensare anche all’utilizzo di un’assistente vocale per suggerire al cliente l’abbinamento a un altro capo o accessorio attraverso l’analisi dei dati dello stesso cliente. Questo vuol dire aiutare sia il personale sia il cliente nell’ottica di scelte consapevoli. L’Intelligenza Artificiale non è un valore di per sé ma è uno strumento che assume valore in funzione di come viene usato”.

Dal panel sono emersi anche i possibili scenari futuri del Retail. Tra questi, l’utilizzo dell’assistente vocale per l’acquisto di un prodotto in base alle domande del cliente e la possibilità di tratteggiare prodotti, esperienze o servizi sulle peculiari esigenze di quel cliente. “Arriverà il momento in cui il brand, in base alle query che lancia, potrà proporre prodotti o servizi in linea con quello specifico cliente. Questo diventa un ulteriore patrimonio informativo di dati che consentono di disegnare una user experience in perenne evoluzione, mettendo insieme il marketing con il Retail. L’obiettivo è trasformare l’esperienza in fatturati, in margini e in risultati di business ottenibili in maniera misurabile. Passare dall’esperienza alla possibilità di misurare consente di ‘aggiustare il tiro’ e migliorare alcuni aspetti”. Altro argomento fondamentale sarà la sostenibilità. Tema, peraltro, spesso oggetto di polemiche per la tendenza di alcune realtà al cosiddetto ‘greenwashing’. “Per le aziende – conferma Da Re – è spesso molto più comodo far apparire la sostenibilità come un valore perché il consumatore è più propenso ad acquistare prodotti di quei brand che comunicano i loro obiettivi green. Che poi quegli obiettivi siano raggiunti o meno, spesso non fa la differenza perché non è un’informazione di dominio pubblico”.

Il passaggio obbligato è aiutare le aziende attraverso la tecnologia, l’Intelligenza Artificiale e i sistemi per ottimizzare la produzione e la distribuzione del prodotto in modo tale che al negozio e al cliente arrivi quello giusto e nella giusta quantità. “Questo – conclude Da Re – significa evitare sovrapproduzione e migliorare anche la parte legata agli invii di prodotto, proponendo al cliente una consegna magari meno frequente ma con un maggior numero di pezzi al posto di una consegna quotidiana. Sebbene sembri una cosa semplice, mettere insieme queste informazioni è in realtà piuttosto complicato in termini di sistemi, ma quello che siamo in grado di fare oggi è dare strumenti che consentano un efficientamento che sprechi meno risorse possibili”.

(a cura della Redazione, PambiancoNews)

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