Ermanno Scervino: +40% nel 2021 e potenziamento della rete retail
La maison fiorentina archivia l’anno con una crescita a doppia cifra e riprende le fila dell’espansione internazionale, con 14 nuovi negozi monobrand in apertura entro la fine del 2021, con focus in particolare sulla Cina.
Ermanno Scervino recupera terreno e prevede un ritorno di tutti i mercati ai livelli pre-Covid a partire dal 2022.
Dopo il difficile periodo della pandemia, la maison fiorentina si prepara ad archiviare l’anno con una crescita a doppia cifra e a riprendere le fila dell’espansione internazionale, con 14 nuovi negozi monobrand in apertura entro la fine del 2021, con un focus in particolare sulla Cina.
«Nel 2021 abbiamo già aperto tre nuovi punti vendita (a Dalian, Wuhan e Nanjing, ndr) e ora ne stiamo per inaugurare un altro a Shenzhen, portando a 13 le boutique aperte in quattro anni in Cina. Sono in programma almeno due nuovi store nel 2022 e altri cinque l’anno successivo, per arrivare a 20 monomarca entro il 2023», spiega il ceo Toni Scervino.
Il Dragone rappresenta un mercato in forte espansione: «I nostri negozi – precisa - hanno continuato a crescere nel 2020 nonostante la pandemia (+14% vs 2019) e prevediamo di chiudere il 2021 in aumento del 47% rispetto all’anno precedente».
Il mercato di riferimento continua a essere l’Europa, che rappresenta il 55% del fatturato, anche se le aree più performanti di quest'ultimo periodo sono quelle extra Ue, con Russia e Cina che pesano rispettivamente per il 23% e il 14% sul turnover.
Dopo aver inaugurato lo scorso maggio le vetrine di Mykonos e Saint Tropez, entro la fine dell’anno sono in arrivo anche quelle di Gstaad e Vienna.
Non mancano gli investimenti in Italia: «A dicembre 2021 abbiamo in apertura un flagship store a Roma di circa 250 metri quadri in piazza di Spagna, a fianco della famosa scalinata, e un nuovo store a Venezia, con sei vetrine nella Calle Larga XXII Marzo».
Un'altra area su cui la griffe sta puntando sono gli Usa, dove Ermanno sta crescendo e che, dopo l’Italia, è il secondo mercato più importante per l’online.
Come spiegano dai vertici dell’azienda, il business è stato impattato dal Covid solo in misura marginale nel 2020 e la maison è in avanzata del 32% rispetto al 2019, tanto che «stiamo guardando con attenzione – dice Scervino - a ulteriori opening».
Il marchio ha avviato una strategia di potenziamento del proprio canale e-commerce e il 20 settembre ha lanciato un sito completamente rinnovato, con l’idea - entro il 2022 - di realizzare l’integrazione del retail fisico con l’e-commerce.
«Il canale digitale, che oggi rappresenta poco meno del 9% del nostro fatturato retail – precisa il ceo - continua a progredire di oltre il 50% rispetto al 2020 e stimiamo arriverà a rappresentare il 13% del nostro retail diretto entro la fine dell’anno».
Il ceo guarda con ottimismo ai prossimi mesi: «La campagna vendita della stagione FW 21/22 si è chiusa con un +20% rispetto alla contro-stagione e, grazie anche al trend positivo confermato dalla SS22, il brand prevede di archiviare il 2021 con un +40% sul 2020 e un ritorno di tutti i mercati ai livelli pre-Covid a partire dal 2022».
(a cura della Redazione, FashionMagazine.it)