Digitale sì, ma la partita si gioca sulle infrastrutture
Conversazione con Michele Piombino, AD di LEM ICT, società di Retex Group attiva nel settore dei servizi IT per le imprese e per il retail.
I servizi ICT, nel mondo e in Italia, segnano una crescita sostenuta che si accompagna a quella, in controtendenza agli ultimi anni, della vendita dell’hardware. La trasformazione digitale, nella sua ampiezza, trova premessa indispensabile nella solidità e nell’affidabilità di infrastrutture tecnologiche complesse e nella centralità dei servizi che ne garantiscono prestazioni, continuità e sicurezza. Michele Piombino è tra gli imprenditori italiani di riferimento per l’esternalizzazione delle gestioni operative.
Retex Secondo le stime di Gartner, del 2021, la spesa globale in servizi IT, per l’integrazione e la gestione di infrastrutture, sistemi, soluzioni e applicazioni, ha sfiorato i 1200 miliardi di dollari, a un tasso di crescita vicino al 10% sul 2020. Per il 2022, è previsto un aumento ulteriore di circa 100 miliardi, ed è cresciuta anche la spesa hardware, contrariamente alle precedenti flessioni. Per Assintel, in Italia, i servizi hanno pesato per un terzo della spesa IT globale, valutata oltre i 34 miliardi di euro. Per Assinform, infine, nel nostro paese l’hardware è cresciuto dell’11%. Ti riconosci in questi numeri?
MP Sì, perché, a volte, il termine “digitale” sembra presupporre una convinzione comune su qualcosa di immateriale ed eterno, senza avere idee semplici e chiare su quanto e come la disponibilità e la sicurezza dell’intero ecosistema debbano essere garantite dalle infrastrutture. Queste si configurano come il vero asse portante della trasformazione. Quanto più crescono la diffusione e l’uso delle applicazioni digitali, a qualsiasi livello del business e della società civile, tanto più è decisiva la capacità di supportarne i volumi e la continuità in ogni singola componente, dall’elaborazione dei dati alla contemporaneità, facilità e sicurezza di accesso per milioni di persone e alla solidità degli assetti di rete e telecomunicazione.
Evoluzione dell’offerta
Retex Quindici anni fa, dopo la tua personale esperienza nel mondo dei servizi, l’esordio di LEM ICT e, recentemente, l’ingresso dell’azienda nel nostro gruppo.
MP Lo sviluppo di LEM ICT è proceduto speditamente. Abbiamo iniziato con un volume di qualche centinaio di migliaia di euro, oggi abbiamo ricavi per nove milioni. Attualmente possiamo contare sulla forza lavoro di 200 persone, tra collaboratori diretti ed indiretti, sia su territorio nazionale che EMEA. LEM ICT vanta una presenza solida e diversificata in ambito retail (fashion&luxury), hospitality e industry. Retex, peraltro, vanta una presenza solida e diversificata nel campo dei servizi al retail, e la confluenza delle strutture in un unico soggetto ne amplierà significativamente competenze tecniche e capacità organizzative, aumentando il già evidente vantaggio competitivo.
Retex Evoluzione, dici, quanto rapida ed estesa?
MP Per rispondere, basta osservare settori come il fashion & luxury e la ristorazione e l’ospitalità. Nei negozi del primo, fino a pochi anni fa, ti misuravi con l’installazione e la manutenzione del registratore di cassa; oggi, dietro al POS PC c’è un mondo d’infrastrutture che regge vendita, postvendita, gestione. Stesso discorso per la ristorazione e l’ospitalità: dalla tradizionale comanda cartacea a ogni dispositivo e applicazione utili a regolare cucine, tavoli, pagamenti e consegne.
(nella foto: Michele Piombino, Amministratore Delegato di LEM ICT)
Business continuity
Retex Per acquisire o mantenere il vantaggio competitivo, quindi, anche i livelli di servizio dovranno andare di pari passo al contesto. Come?
MP Continuità e sicurezza sono le discriminanti ineludibili, e i services level agreement vanno sempre uniformati a quelle. Se si ferma un server o un sistema di storage, il danno per l’azienda ha una rilevanza sempre maggiore. La ridondanza è necessaria per qualsiasi sottoinsieme delle infrastrutture: doppio processore, doppia alimentazione, doppie unità a disco, tecnologie avanzate di recovery e backup. Vale per i data center, per i sistemi locali, per la rete, per ogni parte degli apparati di telecomunicazione. Questa, comunque, è una premessa al servizio, da molto tempo, per chiunque operi nel settore. Oggi, però, la prospettiva è mirata a nuove e urgenti certezze.
Retex Alziamo il tiro, allora.
MP La sicurezza dei dati e delle operazioni è l’obiettivo strategico per definizione. Io, però, la comprendo in concetto chiave più ampio, la business continuity. I rischi di inattività provengono da molte fonti diverse, dai cyberattacchi alle condizioni meteorologiche estreme. È importante disporre di un piano di continuità che protegga tutte le unità aziendali dalla potenziale interruzione delle operazioni. Questo aiuta l’organizzazione a mantenere la resilienza, evitando le conseguenze di un’interruzione prolungata, dal danno economico a quello di reputazione.
Scalabilità delle infrastrutture
Retex La scalabilità dei servizi non è uno scherzo, a maggior ragione per le organizzazioni che hanno un’estesa presenza internazionale.
MP È così, chi fa questo mercato deve garantire la crescita del servizio in modo proporzionale alla crescita delle esigenze nel tempo. La parola d’ordine è scalare ovunque sia necessario farlo, mantenendo il livello di servizio e bassi costi di gestione. Per esempio, posso prendere ancora a riferimento il settore fashion & luxury. Gestiamo l’assistenza di circa 4000 negozi, un quarto dei quali distribuiti nel mondo, con un contratto di ripristino a quattro oppure otto ore. Il Single Point of Contact, che opera in sei lingue diverse, riesce a risolvere in remoto già il 70% delle richieste di assistenza, e la parte restante viene gestita con interventi on site.
Retex Dove i servizi, immagino, non sono applicati solo alle infrastrutture fisiche.
MP No, infatti, la distribuzione omogenea del software, e il suo roll out locale, è un modo di procedere tipico dei brand. Il nostro concetto di supporto considera la complessità delle infrastrutture, associandole al bisogno specifico secondo i tempi e le modalità necessarie. In sintesi: si parte dalla rete e si arriva a ogni componente, fisica e no, delle operazioni interne o esterne. Che lo si faccia per sostituire una parte difettosa, virtualizzare i sistemi, gestire il cloud o intervenire su una malfunzione applicativa, parliamo sempre di parti della catena di sicurezza che è lo scopo essenziale del nostro servizio.
Retex Fino ad arrivare all’outsourcing completo delle infrastrutture e dei gruppi di lavoro, giusto?
MP Sì, fino a quel punto di arrivo. Il punto essenziale, nel percorso, è lo sviluppo e il consolidamento di un’offerta ampia e comune di servizi, indipendentemente dal luogo e dal tempo in cui erogarli. E, nel farlo, occorre proporsi non solo al cliente, ma ai fornitori e qualsiasi altro ogni soggetto attivo nel suo ecosistema aziendale. La sicurezza dei dati e delle operazioni ha due premesse fondamentali: l’integrazione e l’equilibrio tra le varie parti che ne partecipano i processi.
(a cura di Michele Caprini, Retex Group)