Damiani, focus sul mercato asiatico
Il mercato asiatico al centro delle strategie di Damiani che ha aperto due nuove boutique a Seoul e a Singapore e che chiude l'esercizio 2016-2017 con ricavi consolidati per 161,5 milioni.
Il mercato asiatico al centro delle strategie di Damiani che ha aperto due nuove boutique a Seoul, in Corea del Sud, e a Singapore. Lo store coreano è situato nel mall Shinsegae, a Gangnam, dove ad oggi sono presenti i più noti brand del lusso. La boutique di Singapore, invece, si trova all’interno del Takashimaya Shopping Centre su Orchard Road, meta dello shopping nel sudest asiatico. “L’Asia è un mercato fondamentale per noi – ha raccontato a Pambianconews Guido Damiani, presidente del gruppo Damiani -, con consumatori attenti alla storia, alla qualità e alla manifattura del brand. È un cliente di fatto attratto da quelli che oggi sono i nostri punti di forza”. Damiani ha chiuso l’esercizio 2016-2017 con ricavi consolidati per 161,5 milioni, in crescita del 4,8% a cambi correnti. Nel periodo il retail ha segnato un +5% e il wholesale un +4,7 per cento. “La nostra quota export – ha continuato Damiani – è pari a circa il 60% del fatturato. Di questa percentuale, oltre la metà fa capo al mercato asiatico. Gli stranieri incidono inoltre sul giro d’affari domestico, con un 40% di vendite nei negozi italiani che fa capo ai turisti che visitano il nostro Paese. Il nostro mercato di riferimento, dopo l’Italia, è il Giappone, dove abbiamo già una filiale attiva, una dozzina di negozi e un centinaio di dipendenti. In Corea siamo presenti in maniera diretta da un paio d’anni. Oltre a Seoul, abbiamo uno store a Daegu e apriremo presto a Busan”.
Dal negozio di via Montenapoleone, a Milano, debutta invece un nuovo format per le vetrine di Damiani, che ricreano in miniatura contesti e situazioni legati, nell’immaginario comune, all’acquisto dei gioielli. “I negozi sono il nostro biglietto da visita, sono il primo vero appuntamento con il cliente – ha spiegato Damiani -. L’acquisto dei gioielli, inoltre, non è ‘ripetitivo’ ma legato a occasioni precise: il cliente deve potersi affidare a personale esperto. Le nuove vetrine danno il via alla shopping experience dall’esterno dello store, creando piccoli ambienti attorno ai gioielli”. L’obiettivo, ha precisato sempre il numero uno della griffe di preziosi, è quello di comunicare di più con il cliente, target a cui contribuisce anche il canale digitale: “Crediamo nel web e abbiamo un team dedicato al digitale. Ormai i consumatori si informano prima di procedere all’acquisto. Quanto all’e-commerce, le vendite online di gioielli sono ancora una scommessa. Abbiamo un e-shop per i marchi Damiani e Rocca e ci struttureremo presto anche per gli altri brand del gruppo, ma è un investimento nel medio-lungo periodo. L’incidenza dell’online sulle vendite è ancora molto bassa”.
Dettagli delle nuove vetrine Damiani
È alle battute finali, invece, la trattativa per rilevare gli spazi dell’ex Palamostre di Valenza, in Piemonte, dove Damiani aprirà una nuova sede. “Chiusa l’acquisizione – ha concluso Damiani – ci vorranno poi un paio d’anni per la ristrutturazione degli spazi e l’effettiva operatività”. Il progetto, che prevede delle nuove assunzioni (ancora non definito il numero di nuovi posti di lavoro), porterà a un aumento della capacità produttiva dell’azienda.
(Redazione Pambianconews)