Atlantic Stars spinge sul digital e si espande in Giappone
Il brand toscano di sneaker Atlantic Stars inizia l’anno con un’accelerazione sul fronte digitale e valuta nuove strategie a livello europeo. Il focus principale però rimane sul Giappone.
Il brand toscano di sneaker Atlantic Stars, controllato al 76% dal fondo Alcedo SGR, inizia l’anno con un’accelerazione sul fronte digitale, che si concretizza a partire da gennaio 2020 in un progetto volto ad aumentare la produzione di contenuti mediali per coinvolgere maggiormente la community di consumatori.
Il progetto coinvolgerà 52 “microinfluencer”, che racconteranno in modo innovativo e spontaneo i prodotti del marchio; l’iniziativa, ispirandosi a un vero e proprio magazine, prevede inoltre un’importante produzione di materiale fotografico, con cadenza settimanale. Al contempo, il profilo Instagram di Atlantic Stars sarà quotidianamente aggiornato con post e stories che racconteranno il brand, dal concetto iniziale alle ispirazioni per le nuove collezioni, fino alla produzione vera e propria delle running in modo artigianale e calzaturiero.
Dal punto di vista commerciale, il marchio sta consolidando il suo posizionamento in Italia e valutando nuove strategie a livello europeo, con forti revisioni dal punto di vista distributivo nell'area DACH e rafforzamenti in centro Europa (in particolare Olanda e Francia) e su nuovi mercati quali Russia e Stati Uniti.
Il focus principale rimane però sul Giappone, primo mercato estero per fatturato, dove Atlantic Stars sta registrando ottime performance, come conferma a FashionNetwork.com Luigi Rebellato, CEO del brand: “Il mercato domestico rimane il principale in termini di volumi, anche se lo sviluppo maggiore, in termini quantitativi ma soprattutto qualitativi, arriva dal mercato estero, con quello nipponico in testa. Confermeremo la nostra presenza in Giappone, a testimonianza di quanto il mercato abbia apprezzato il prodotto proposto e la sua originalità”.
Luigi Rebellato, CEO di Atlantic Stars
Concretamente, il brand inaugurerà un secondo negozio a Osaka e debutterà con un corner all’interno del department store Ginza Six di Tokyo, dove è già presente da Isetan e Hankyu. “Il posizionamento che abbiamo costruito in Giappone ci offre la possibilità di espanderci sui principali department store del Sol Levante. Accanto al corner che sarà aperto a metà mese al Ginza Six di Tokyo, apriremo ulteriori corner su Isetan, sia uomo che donna, e su Hankyu, a Tokyo, Osaka, e nelle principali città”, ci anticipa Rebellato.
Per il prossimo futuro Atlantic Stars continuerà a concentrarsi sul canale wholesale, rafforzando le partnership con i propri clienti multimarca, ma nel medio termine “valuteremo un progetto di flagship in Italia, con il fine di dare giusta visibilità alla nostra gamma di prodotti, che talvolta non trova spazi adeguati nel canale wholesale”, spiega il CEO.
Sul fronte prodotto, Atlantic Stars presenta a Pitti uomo 97 una collezione per l’AI 2020-21 caratterizzata da un mood grintoso e urban e da un’ampia gamma di colori, molti dei quali inediti. Le running più classiche, come le Antares e le Argo, core business del marchio, sono declinate in nuove nuance, dal camoscio utilizzato per la tomaia fino alle tradizionali stelle poste sui profili. Novità della stagione sono le Urban Trek, un nuovo modello di ispirazione outdoor, disponibili in un taglio basso e medio.
Le nuove Urban Trek di Atlantic Stars
“Abbiamo dato ampio respiro alla parte uomo inserendo degli articoli in linea con l'immagine fondante del brand e molto interessanti anche dal punto di vista commerciale. Una particolare attenzione è stata inoltre rivolta all'offerta per il pubblico femminile, fino ad oggi più limitata rispetto all’uomo. Accanto a dei modelli riproposti e molto accattivanti in termini di materiali e soluzioni cromatiche, è stata creata una nicchia di prodotto più prettamente femminile, in linea con le tendenze del mercato, con componenti preziosi e di assoluta ricerca”, conclude Rebellato.
La società, impegnata nel 2019 in una riorganizzazione distributiva volta a garantire un livello adeguato all’immagine del marchio, ha chiuso l’anno in linea con il precedente, a circa 17 milioni di euro.
(di Laura Galbiati, Redazione FashionNetwork.com)