Buccellati, piano di sviluppo da 200 mln

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Investimenti per 200 milioni di euro in cinque anni e 88 nuovi opening per rafforzare la crescita internazionale. Sono queste le direttive strategiche annunciate da Gangsu Gangtai Holding.

Duecento milioni di euro di investimenti in cinque anni e 88 nuovi monomarca a gestione diretta per espandere il brand di gioielleria a livello internazionale. Sono ambiziosi i piani comunicati in sede di closing dell’acquisizione della maggioranza di Buccellati da parte di Gangsu Gangtai Holding, controllata da Gangtai Group.

L’accordo, siglato a Milano ad inizio agosto ma annunciato lo scorso dicembre, ha visto il gruppo cinese da 1,2 miliardi di ricavi rilevare l’85% dell’azienda di gioielleria, fondata da Mario Buccellati nel 1919. Gangtai Group ha corrisposto 195 milioni di euro, a fronte di una valutazione di 230 milioni di euro di equity value per il 100% della società.

«Buccellati riunisce artigiani esperti in diversi ambiti artistici – ha detto Xu Jiangang, presidente di Gangtai Group, spiegando l’interesse verso l’azienda italiana – il cui valore è vera testimonianza dell’arte della gioielleria. Investiremo grandi capitali in progetti e risorse umane per aprire nuovi negozi in diverse città internazionali, trasmettendo agli amanti del gioiello il valore di questo brand e dei suoi prodotti».

Nei prossimi cinque anni verranno aperti 88 Dos di cui 50 nel Far East. Di questi, 27 saranno nell’area della Greater China e 21 nel Sud-Est asiatico. Oltre alle aperture dirette, il Gruppo Gangtai e Buccellati hanno in programma 44 opening di negozi in franchising, concentrate nei paesi dell’Europa dell’Est e in Medioriente, dove la presenza di un partner commerciale rimane fondamentale per la buona riuscita del progetto retail. I negozi passeranno dunque dagli attuali 40 a oltre 150 in cinque anni.

L’idea di Gangtai è quella di mantenere le fasi di creazione e produzione dei prodotti Buccellati in Italia, andando anche a formare e assumere nuovi artigiani per far fronte all’incremento di business atteso.

«Speriamo di creare una cultura del gioiello di alta qualità in Cina, un mercato in pieno sviluppo in questo momento storico. Per farlo siamo felici di lavorare con un’azienda italiana, in piena sinergia con la politica del “One belt, one road” che punta sugli scambi e le alleanze tra Cina ed estero», ha detto Xu.

Il nuovo capitolo della storia di Buccellati, che si prepara a celebrare i suoi primi 100 anni in grande stile con l’appoggio di Gangtai, vedrà rimanere in prima linea sia la famiglia Buccellati – che mantiene una quota di minoranza del 7,5%, pari a quella detenuta dal fondo Clessidra – , con Andrea Buccellati e la figlia Lucrezia a dirigere il team creativo, sia l’attuale management dell’azienda, con Gianluca Brozzetti nel ruolo di ceo del Gruppo Buccellati.

«Manteniamo una partecipazione per espressa richiesta del gruppo Gangtai per nostra competenza nella gioielleria, sia sul fronte dello stile sia dell’artigianalità e perché crediamo nel futuro dell’azienda», ha detto Andrea Buccellati, presidente onorario e direttore creativo.

Il Gruppo Buccellati ha chiuso il 2016 con ricavi per 44 milioni di euro, registrando un +65% rispetto al 2013, anno in cui Clessidra rilevò il 67% della società. Il core business sono gioielli, che assorbono l’80% dei ricavi, il 15% è generato dai prodotti di argenteria e il 5% dagli orologi.

«Puntiamo sui gioielli iconici, che pesano sul giro d’affari per il 50% circa, ma anche su pezzi unici di fascia alta. E lanceremo gli orologi da uomo», ha concluso il ceo Brozzetti.

(di Marta Casadei, Redazione Il Sole 24 Ore)